27.11.09

"Ho pianto quando ho saputo che avrei fatto 'Chicago"

L'attrice di 'El Internado', un'esperta di musicales, presenta oggi a Madrid la opera maestra del genere.

Comincia lo spettacolo. Il sipario di "Chicago" si apre a Madrid per dare il benvenuto al musical più popolare da che Broadway è Broadway.

Lo spettacolo si mette in marcia con Natalia Millán, l'attrice di 'El Internado', che da vita sul palcoscenico a Velma, una pericolosa donna che esercita un gran potere di seduzione sul grande pubblico. Di fondo, i divertenti anni 20, anni di cabaret, jazz, leggi severe e crimini senza scrupoli.

"Se io oggi sono attrice", racconta Natalia Millán a Qué! "è perchè a quei tempi, quando ero adolescente, ho visto 'All that Jazz' e mi sono innamorata di questa professione". Il film, uno dei sommi del genere diretto dal maestro dei musicales Bob Fosse, ha accattivato l'attrice dal primo momento.

"Bob Fosse è il padre di 'Chicago'. Quando mi hanno offerto di presentarmi ai castings per ricoprire questo ruolo, ricordo che scoppiai a piangere. Questo ruolo è il sogno della mia vita e dal primo momento ho sperato di dargli vita. Ancora non ho smesso di piangere per tutto quello che significa".

Delle lacrime che, oltre di emozione, nascondono molto sforzo per mettere in piedi questo progetto. "Se esiste una parola per definire 'Chicago' è la meticolosità. Tutto è messo al millimetro, perchè le coreografie, l'interpretazione, il canto... tutto, è così unito che devi curarlo al dettaglio perchè tutto sia perfetto. Puoi vedere un film, vedere altre versioni... puoi appogiarti a molti riferimenti, ma la chiave per mettere in piedi il tuo personaggio, qui o altrove, è nel personaggio e nelle prove. Provare, provare e ancora provare per costruire il tuo personaggio".

Ma allora, dove rimane il "Chicago" di Richard Gere e Catherine Zeta Jones, che interpretò il suo personaggio sul grande schermo?
"Magari anche io meritassi un Oscar", ride Natalia. "Si, ho visto il film e mi sembra fantastico, ma non ho voluto prendere nulla dalla sua interpretazione. Anche se magari mi è rimasto qualcosa nel subconscio...", ammette.

Quello che invece le è rimasto è il suo amore per gli anni 20. "Mi piace questa epoca. Se avessi la macchina del tempo, vorrei viaggiare fino a quell'epoca. Furono degli anni meravigliosi, pieni di ottimismo, di jazz e soprattutto, anni in cui le donne conquistarono parte della propria libertà a colpi di forbiaciate alle gonne. Fu magnifico. Se potessi vivrei lì".

Per il momento, e fino al prossimo giugno, Natalia Millán vivrà in questo 'Chicago'. Dopo, "si vedrà. Adesso non posso pensare a nient'altro che Velma e solo Velma. E' il personaggio della mia vita".

fonte

Nessun commento: