7.12.09

Il sito chiude

Dopo molteplici pensamenti, lo staff di questo sito ha deciso di chiudere lasciando, però, i contenuti visibili a tutti.

Con l'apertura del sito e del forum in spagnolo nel settembre dell'anno scorso, gli impegni di chi portava avanti questa pagina sono moltiplicati, lasciando pochissimo tempo per poter occuparsi delle traduzioni che venivano poi pubblicate qui per un troppo basso numero di persone che ci seguiva.

Rammaricati, abbiamo deciso di chiudere. Speriamo che ci comprendiate e vi ringraziamo veramente di cuore per averci seguito in questo cammino.

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3.12.09

"El internado" 6x04 - La traicion

Data emissione: 7 dicembre 2009

Sinopsi:
Grazie alle immagini registrate con la telecamera nascosta, Fermín riesce finalmente a riscattare María dallo psichiatrico e portarla al collegio, dove la cameriera si ritroverà con suo figlio. Ma Iván, lontano dal'essere contento per il ritorno di sua madre, entra in panico: con Noiret alle calcagne María non può restare nel collegio. La sua vita è in pericolo.

Paula, Evelyn e Lucas continuano a indagare su chi possa essere l'uomo lupo. La loro investigazione li ha portati fino all'ambulatorio di Lucía, lì c'è un uomo che assicura di essersi svegliato nel bel mezzo della notte nel bosco, in pigiama e senza ricordare come è arrivato fin lì. Inizialmente Rebeca crede che quello che Lucas racconta sia una fantasia a bambini, ma resterà commossa al vedere l'uomo di cui parla il piccolo. Lei sa chi è quest'uomo e dove l'ha visto prima.

2.12.09

Gran gala per la prima ufficiale di 'Chicago'

La notte del passato 26 novembre è stata la grande notte della presentazione di "Chicago" alla stampa e al resto degli invitati. Molti erano i volti noti, tra cui i compagni della serie "El internado", come Ana de Armas (Carolina), Blanca Suarez (Julia), Elena Furiase (Victoria), Marta Hazas (Amelia) e Ismael Martinez (Martin). Oltre a un invitato molto speciale, John Kander, compositore musicale di 'Chicago', 'Cabaret', 'New York, New York', che fin'ora non aveva mai assistito a nessuna gala dei suoi spettacoli rappresentati in giro per il mondo.


Flyers di "Chicago"

Grazie alla nostra amica Stéphanie abbiamo l'articolo di "Shangay Express" e i flyers di "Chicago" scannerizzati in alta qualità.


Shangay Express














Flyers "Chicago"


30.11.09

Natalia in "La ultima aventura" (1999)

Piccolo reportage sull'opera teatrale "La ultima aventura", del 1999, in cui Natalia interpreta un ruolo protagonista insieme a Lius Merlo, Hector in "El internado".

29.11.09

Jazz e omicidi nella "Chicago" più nera

Una storia di ambizione, ricerca della fama e depravazione umana ambientata negli anni venti negli Stati Uniti. Questo è "Chicago", lo spettacolo con cui Natalia Millán ritorna al genere del musical e in cui da vita a Velma Kelly, regina dei club notturni condannata alla prigione.

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Per Natalia Millán "interpretare questo personaggio è qualcosa di magico", un'opportunità che contribuisce a riaffermare la sua vocazione di attrice, visto che la sua decisione di dedicarsi al mondo dello spettacolo è stata influenzata dal film 'All that Jazz' di Bob Fosse, regista di 'Chicago'. Natalia parla della sua ammirazione per "l'affascinante mondo estetico di Fosse" e specialmente per la sua particolare visione della vita in quanto era "capace di affrontare con coraggio tutto quello a cui normalmente diamo le spalle".

Una storia attuale
A detta dell'attrice "questo musical racconta la storia di alcune assassine, ritrae una società corrotta in cui si prentende di ottenere la fama a qualunque prezzo. Un mondo in cui l'importanza delle relazioni personali si limita al beneficio materiale e in cui un avvocato è capace di manipolare tutti i mezzi di comunicazione, senza tenere conto se il suo difeso è onesto o brava persona, visto che l'unica cosa che gli interessa è se ha i soldi per pagarlo. Indipendentemente dalla sua durezza, Bob Fosse riesce a fare un'opera divertente e estetica, che ci affascina per la sua visibilità e sonorità, "e che se vuoi, ti lascia un paio di cose su cui riflettere". La sua ammirazione per questo autore è evidente dalle sue parole, e in riferimento all'attualità del suo spettacolo con sicurezza: "Quello che caratterizza sempre le grandi opere d'Arte è che non è importante quando sono state scritte o create, ma valgono sempre".

Rispetto reciproco
Con rispetto ai riti a cui deve far fronte in questo nuovo progetto, l'artista, in forma sincera e diretta, afferma: "Il primo passo è un gran rispetto per tutti gli aspetti tecnici dello spettacolo. Le coreografie hanno molte difficoltà, ma non richiedono un gran compromesso tecnico, ma una gran precisione in ogni movimento. Sono coreografie che a volte sono anche minimaliste, con movimenti lievi, e allo stesso tempo molto esatti e preziosi. In uno spettacolo in cui tutto funziona come il meccanismo di un orologio". Si tratta di un rispetto reciproco, visto che dalla parte dello staff creativo sono state prese in considerazione le qualità personali e la singolarità che ogni attore poteva apportare al suo personaggio. In relazione a ciò, Natalia dichiara: "E' un lavoro che arricchisce molto, in cui sto apprendendo ogni giorno, perchè oltre a sottomettermi a tutte le esigenze dello spettacolo, ho anche potuto apportare la mia particolare versione di questa assassina". Un personaggio che l'attrice definisce come "un'assassina vestita di paillettes e con l'eleganza di un clown", le cui pretese di grandezza si allontanano con l'ingigantirsi di questa attrice amabile e semplice, che considera la recitazione prima di tutto come "un esercizio di solidarietà, in cui non si può mai giudicare un personaggio".
fonte

28.11.09

Video "Chicago"














E infine il video più emozionante. Alla prima del musical ha assistito il grande Jonh Kander, autore delle musiche di "Chicago" e di tanti altri temi musicali come "Cabaret".

27.11.09

"Ho pianto quando ho saputo che avrei fatto 'Chicago"

L'attrice di 'El Internado', un'esperta di musicales, presenta oggi a Madrid la opera maestra del genere.

Comincia lo spettacolo. Il sipario di "Chicago" si apre a Madrid per dare il benvenuto al musical più popolare da che Broadway è Broadway.

Lo spettacolo si mette in marcia con Natalia Millán, l'attrice di 'El Internado', che da vita sul palcoscenico a Velma, una pericolosa donna che esercita un gran potere di seduzione sul grande pubblico. Di fondo, i divertenti anni 20, anni di cabaret, jazz, leggi severe e crimini senza scrupoli.

"Se io oggi sono attrice", racconta Natalia Millán a Qué! "è perchè a quei tempi, quando ero adolescente, ho visto 'All that Jazz' e mi sono innamorata di questa professione". Il film, uno dei sommi del genere diretto dal maestro dei musicales Bob Fosse, ha accattivato l'attrice dal primo momento.

"Bob Fosse è il padre di 'Chicago'. Quando mi hanno offerto di presentarmi ai castings per ricoprire questo ruolo, ricordo che scoppiai a piangere. Questo ruolo è il sogno della mia vita e dal primo momento ho sperato di dargli vita. Ancora non ho smesso di piangere per tutto quello che significa".

Delle lacrime che, oltre di emozione, nascondono molto sforzo per mettere in piedi questo progetto. "Se esiste una parola per definire 'Chicago' è la meticolosità. Tutto è messo al millimetro, perchè le coreografie, l'interpretazione, il canto... tutto, è così unito che devi curarlo al dettaglio perchè tutto sia perfetto. Puoi vedere un film, vedere altre versioni... puoi appogiarti a molti riferimenti, ma la chiave per mettere in piedi il tuo personaggio, qui o altrove, è nel personaggio e nelle prove. Provare, provare e ancora provare per costruire il tuo personaggio".

Ma allora, dove rimane il "Chicago" di Richard Gere e Catherine Zeta Jones, che interpretò il suo personaggio sul grande schermo?
"Magari anche io meritassi un Oscar", ride Natalia. "Si, ho visto il film e mi sembra fantastico, ma non ho voluto prendere nulla dalla sua interpretazione. Anche se magari mi è rimasto qualcosa nel subconscio...", ammette.

Quello che invece le è rimasto è il suo amore per gli anni 20. "Mi piace questa epoca. Se avessi la macchina del tempo, vorrei viaggiare fino a quell'epoca. Furono degli anni meravigliosi, pieni di ottimismo, di jazz e soprattutto, anni in cui le donne conquistarono parte della propria libertà a colpi di forbiaciate alle gonne. Fu magnifico. Se potessi vivrei lì".

Per il momento, e fino al prossimo giugno, Natalia Millán vivrà in questo 'Chicago'. Dopo, "si vedrà. Adesso non posso pensare a nient'altro che Velma e solo Velma. E' il personaggio della mia vita".

fonte

Reportage "Espejo publico" (2003)

Questo video è di 6 anni fa, ma in un certo senso rappresenta quello che sta succedendo proprio oggi. "Cabaret" messo a confronto con il Re dei musical, "Chicago". Guardalo e vedrai.

Nuove foto presentazione "Chicago" (07/10/09)

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27 novembre, Prima di "Chicago" e Compleanno di Natalia

Ieri, 26 novembre, il Teatro Coliseum di Madrid ha aperto le sue porte per la prima rappresentazione ufficiale di quello che sarà il musical della stagione madrilena, Chicago.
Inoltre, ormai da molti giorni, il volto di Natalia osserva la capitale spagnola dai cartelloni appesi dappertutto. Il più imponente è quello dell'edificio di Alonso Martinez, dove possiamo vedere i volti giganti dei protagonisti in una facciata dell'edificio. La promozione è molto forte, la gente è emozionata, tutti vogliono andare a vedere "Chicago", la stampa non fa altro che ricordare che oggi, 27 novembre 2009 si celebra nel Teatro Coliseum di Madrid l'evento dell'anno.
Da qui, noi che guardiamo con occhi timidi il successo che sta ottendendo questo musical già da prima di essere presentato, ci sentiamo come tra le nuvole al vedere che Natalia fa parte di questo evento, il più atteso della stagione. Abituati alla sua elegante discrezione, guardiamo tutto quello che sta succedendo con un sorriso di orgoglio e siamo molto contenti per lei.
Ma oggi non è semplicemente la prima di "Chicago", per lo meno non per Natalia. Oggi è il suo compleanno e la vita le ha fatto questo meraviglioso regalo, le ha regalato un sogno, perchè ricordiamo che iniziò la sua carriera artistica grazie al film di Bob Fosse "All that jazz".
Il suo sguardo brilla come non mai, cosciente che oggi inizierà un nuovo capitolo della sua vita in una data così speciale e noi la appogeremo come abbiamo sempre fatto da quando esiste la sua pagina web. Oggi le parole sono troppe, siamo emozionati quasi come lei, che da oggi, per sette mesi, ci regalerà una sensualissima Velma Kelly nel Teatro Coliseum di Madrid.
Auguri Natalia!




Nel frattempo i quotidiani e le riviste ricordano il gran giorno e riservano elogi per i protagonisti, soprattutto per Natalia. Eccone alcuni:

Comincia lo spettacolo con il mitico "All that Jazz" e si produce l'entrata in scena del personaggio di Velma Kelly, interpretato da Natalia Millán, e da questo momento fino alla fine della rappresentazione posso dire a lettere maiuscole che "LO SPETTACOLO SI CHIAMA NATALIA MILLAN”, perfetta nella voce, stupenda come attrice e ballerina, è una delle grandi sorprese di questa versione. Attualmente in questo paese credo che Natalia Millán è una delle poche interpreti di musical che riesce acantare, ballare e recitare. (vuelvoamanderlay.blogspot.com)
Lei è CHICAGO, ho potuto vederla alle prove generali ed'è superba. (Marisa Álvarez Ayala)
Natalia Millán come Velma fa un lavoro realmente squisito!!! (Oscar Lopez Barrientos)
Una amiga mia è potuta andare alle anteprime e le sono piaciute molto, le è sembrato un musical spettacolare. Inoltre le è piaciuta molto l'interpretazione dei protagonisti, specialmente Natalia. (quaxo)
Ho sempre pensato che questo fosse più lo show di Roxie Hart che di Velma Kelly, in questo caso, più che mai Natalia è molto brava (come fa questa donna oggi a essere molto più bella che in Cabaret?) (Ullallume)

Si tuviera que destacar a uno de los tres, Natalia Millán se llevaría el premio, tanto actuando, como bailando y cantando. Para mí, toda una sorpresa. (Aalto, fonte)
Natalia Millán, attrice ormai esperta di musical da quando fu protagonista in "Cabaret" non molto tempo fa in un altro teatro madrileno. Si nota che ha esperienza, canta molto bene e balla un po' meno bene, ma suppongo che sia per le insufficienti prove che permettono di ballare in una forma più naturale. (Piscu, fonte)

"El internado" 6x03 - El hombre lobo

Data emissione: 30 novembre 2009

Sinopsi: Qualcuno o qualcosa è entrato in infermeria di notte e ha messo tutto sottosopra. Armadi aperti, medicinali svuotati, mobili rotti e di nuovo l'impronta di una zampa animale. Inoltre, il cane del guardaboschi è stato attaccato e sono morte varie galline. Nessuno sa cosa o chi stia spiando il collegio. Nessuno, eccetto Paula, Evelyn e Lucas, che hanno chiaro che si tratta dell'uomo lupo.

Fermín è riuscito a far esaminare Maria da una psichiatra di fiducia e lontana all'ospedale. Il problema è che gli eventi dell'ultimo anno al collegio sono difficili da spiegare per chiunque e tutto ciò che dice la cameriera è piuttosto incoerente. Nel frattempo Jacinta fa in modo che Elsa offra a Maria lavoro, in modo da aiutarla a uscire dallo psichiatrico. Per convincerla le racconta il suo grande segreto: Iván è il figlio biologico di Maria.

Vicky si è resa conto che Carol ultimamente ha un'attitudine molto sospettosa. Ha visto come parlava con Amelia di nascosto e come reagiva quando avevano preso la sua usb. Cosa trama Carol? Cosa nasconde la sua pendrive? Tutto indica che Carol è la traditrice.

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21.11.09

Conferenza stampa "Chicago"

Il 18 novembre il Teatro Coliseum di Madrid ha aperto le sue porte ai mezzi di comunicazione per la conferenza stampa di "Chicago". All'evento hanno assistito i tre protagonisti, Natalia Millán, Manuel Bandera e Marcela Paoli, oltre a Julia Gómez Cora, direttrice della Stage, Nigel West, direttore associato e Gary Christ, coreografo del musical.



Durante la conferenza sono stati rappresentati due temi dell'opera, "Lo que importa es el amor" e "Roxie". Il classico "All That Jazz" non è stato rappresentato per dare all'attrice Natalia Millán l'opportunità di risparmiare le energie per lo spettacolo del pomeriggio e la seconda anteprima del giorno dopo.

John Kander, autore dei testi e delle musiche di "Chicago" visiterà Madrid e assisterà alla prima nel Teatro Coliseum il prossimo 26 Novembre. Sará la prima produzione internazionale che conterà con la presenza dell'autore originale dello spettacolo durante la premiere.






Natalia Millán
ha riconosciuto che la cosa più difficile è riuscire a combinare canto e ballo.
"Questo musical non è come altri in cui il dramma viene trattenuto per dare precedenza ai numeri musicali. Qui il tema non è trattenuto, e la coreografia e la partitura nemmeno."


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"Chicago" - Il pubblico assiste all'anteprima

E dopo tante prove arriva l'anteprima aperta al pubblico.
Ecco cosa pensa la gente appena fuori dal Teatro Coliseum di Madrid.

20.11.09

"El internado" 6x02 - Las galletas del porvenir

Data emissione: 23 novembre 2009

Sinopsi: Lucía riceve una notizia terrificante: i suoi genitori, i signori Merkel, sono stati ritrovati morti nella loro casa. Lei ha tolto l'ossigeno a suo marito e dopo si è impiccata. Fermín e Rebeca approfittano dell'assenza della dottoressa per ispezionare la sua stanza.

Evelyn ha delle gallette cinesi che indovinano il futuro. Crede fermamente in esse perchè indovinano sempre quello che succederà. Per questo è molto spaventata, la galletta della fortuna che ha aperto oggi dice che morirà lo stesso pomeriggio, alle 7. Il suo timore si incrementa al vedere come le gallette di Paula e Lucas hanno previsto cose che si sono avverate durante la giornata.

La relazione tra i ragazzi va di male in peggio. Sanno che se disobbidiscono a Noiret mettono in pericolo la vita di tutto il gruppo. Questo non fa si che si riuniscano ma il contrario. Marcos è deciso a scendere nei sotterranei per verificare cosa è successo a sua madre ma, come rischiare continuando a investigare e contare con l'aiuto dei suoi amici sapendo che uno di loro è un traditore?

fuente

18.11.09

Si accende la città

imagebamPaillette, lampade rosse e un'imponente Natalia Millán di giganti dimensioni. Questo è ciò che da un paio di giorni i passanti della Gran Via si ritrovano passando di fronte al Teatro Coliseum.

E con l'avvicinarsi della prima del musical "Chicago", poco a poco la città si adorna per ricevere i criminali più famosi di tutto l'Illinois. Oltre la bellissima l'insegna che domina l'esterno del Teatro Coliseum, una moltitudine di cartelli adornano facciate e pareti di autobus, tra cui spicca l'enorme telone collocato in un edificio di calle Alonso Martínez.

"Chicago" è una produzione di Stage Entertainment, responsabile di alcuni dei musicales di più successo in Spagna, come "La bella y la bestia", "El fantasma de la ópera", "Mamma Mia!" o "Cabaret".

"Chicago" sarà presentato ufficialmente il 26 novembre nel Teatro Coliseum, con anteprime a partire dal 18 novembre.



fonte

17.11.09

Madrid si prepara a "Chicago"

"Chicago", che da oggi inizia degli spettacoli in anteprima, è già popolare tra le strade di Madrid. Si avvicina il 27 novembre e pareti e facciate degli edifici della città sono pieni di cartelloni.



Foto delle prove con gli abiti di scena.

Conferenza stampa di "El internado"

Il 13 novembre "El internado" ha aperto le porte alla stampa per la presentazione della sua sesta stagione.





15.11.09

"Pasapalabra" 2000 - terzo video

Così termina la partecipazione di Natalia a "Pasapalabra" del 2000. Prossimamente la sua seconda partecipazione nel 2001.

8.11.09

Natalia a "Pasapalabra" nel 2000 - Secondo video

Secondo video della partecipazione di Natalia al quiz televisivo "Pasapalabra" nel 2000.

7.11.09

"El internado" 6x01 - Los monstruos vienen de noche

Data emissione: 16/11/2009

Sinopsi: Comincia un nuovo corso nel collegio. Poco a poco gli alunni ritornano dalle vacanze estive e si sitemano nelle loro abituali stanze. Marcos, Iván, Carolina, Victoria, Julia e Roque, la cui amicizia sembra essere finita per sempre, si ritrovano obbligati a tornare. Cos'è successo durante l'estate? E perchè sono tornati al collegio? La chiave ce l'ha Noiret.

Paula e Evelyn sono contente di essere tornate al collegio e ritrovarsi dopo le vacanze. Lucas, al contrario, ha trascorso tutta l'estate nel collegio ed'è spaventatissimo: assicura che nel bosco c'è um mostro e che di notte viene nel collegio e ruba il cibo. Nessuno gli da retta fin quando, durante un'escursione nel bosco, qualcosa o qualcuno gli ruba gli zaini con la merenda...

Fermín cerca con tutti i mezzi di tirare fuori Maria dallo psichiatrico. Anche se consegna le prove del DNA che dimostrano che Ivan è figlio di Maria, il direttore del centro gli darà filo da torcere. Non è disposto a liberare Maria da lì tanto facilmente nè di renderle facile la vita nello psichiatrico.

Elsa é ossessionata da una donna che ha visto nel collegio l'ultimo giorno del corso passato: una donna che portava in braccio il piccolo Samuel. Ivan lo scopre e se quello che Elsa ha visto è vero, potrebbe essere che la madre di Marcos sia stata lì e non abbia incontrato i suoi figli solo per caso. Adesso, una nuova domanda inquieta Ivan: se Irene Espí è riuscita ad arrivare al Laguna Negra, dov'è adesso? E dov'è Héctor de la Vega?

6.11.09

Natalia, copertina di Looc

Una sensualissima Natalia nei panni di Velma Kelly sulla copertina di novembre 2009 della rivista Looc.

5.11.09

Ancora video prove di "Chicago"

I video delle prove dell'attesissimo musical "Chicago" sembrano non essere ancora finiti...


1.11.09

25.10.09

Da "Chicago" al cielo


Aver battuto tutti i record di botteghino con "Cabaret" e tornare pronta per ripetere il successo con "Chicago" sono motivi più che sufficienti per sospettare che Natalia Millán sia diventata la regina del musical nel nostro paese. Per questo glielo diciamo non appena comincia la chiacchierata, ma non credite che l'attrice accetta semplicemente il complimento, anzi, al contrario risponde: «Non dirmi così; io sono una lavoratrice del mondo dello spettacolo, solo questo». Bene, lei potrà dire ciò che le pare, ma si può dire con certezza che, abituati ad applaudire le stranezze e a guardare con scettismo sé stessi, non sbagliamo nel dare importanza alla carriera di una donna che recita, balla e canta come poche mentre altre si dedicano a cercare il minuto di gloria 'warholiano' nei circhi mediatici. E, arrivati a questo punto, siamo d'accordo. Anche riguardo al fatto che di questi tempi il teatro va meglio che mai grazie al pubblico che si è stancanto di contemplare «frivolezze e cose di cattivo gusto» come dice lei. La cosa certa è che, estranea ai 'rumors' che non siano quelli dei tacchi di "Chicago", Natalia è immersa da mesi nei preparativi di quello che si annuncia il musical della stagione -debutterà al Teatro Coliseum di Madrid il prossimo 27 novembre-, progetto che concilia con "El internado" (Antena 3). Il lato televisivo di Natalia in serie come questa e "Un paso adelante" è servito a tutti per conoscerla un po' meglio, ma non per sapere che dietro i lineamenti spigolosi e il corpo più che perfetto si nasconde la stessa persona che ha dato i suoi primi passi come cantante e ballerina professionista. Così nel suo curriculum si trovano dati cuoriosi come il suo passaggio per la Compañía Nacional de Danza, con la quale ha lavorato in «Mata-Hari», di Marsillach, e «La reina del Nilo», tra le altre cose. O meglio ancora: nel 1987 ha collaborato con Luis Eduardo Aute nel disco "Templo" nel quale interpretava vari brani. Da allora ha piovuto molto, ma Natalia continua ad essere affascinata dal musical, la stessa sensazione che ha avuto quando ha visto "All that jazz" di Bob Fosse, autore di "Chicago" e decise che voleva vivere di questo: «É stato il motore che mi ha dato la spinta e oggi mi da la forza per continuare». Tanta, che quando l'hanno chiamata per interpretare Velma Kelly nel conosciuto musical -ruolo che al cinema fu interpretato da Catherine Zeta-Jones-, Natalia non ha dubitato neanche un minuto. Ci chiede di non domandarle l'ultimo film visto e neanche il libro sul comodino: senza un attimo di respiro tra un copione e l'altro, al momento nella sua vita non c'è tempo per l'ozio. Lavoro duro, come quello che esigeva quell'insegnante di "Fame", che per l'attrice significa dedicarsi al cento per cento a dare vita al suo alter ego. Il suo segreto? «Metterci il cuore e dare il massimo, anche nel più piccolo movimento, affinché tutto ciò continui». Detto questo, Natalia ci saluta con un sorridente «mucha mierda» e con la promessa di vederci nuovamente la sera che si aprirà il sipario.

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24.10.09

Ancora video delle prive di "Chicago"

Esibizioni complete di Natalia ("All that jazz"), Marcela Paoli ("Roxie") e Manuel Bandera ("Lo que importa es el amor") durante le prove aperte al pubblico di "Chicago".

23.10.09

Durante le prove di "Chicago"

La SAGE apre le porte alle telecamere.
Così gli attori protagonisti, tra cui Natalia, si preparano al 26.10.2009.

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Natalia Millán: tutto è jazz
Questo è stato il film che ha portato una giovanissima Natalia Millán a lanciarsi nel mondo della recitazione e far diventare realtà la sua passione per il teatro e per i musical. Attrice formata nel ballo, nel canto e nell'arte drammatica, Millán mostra la sua incondizionata ammirazione per l'opera di Fosse, al quale deve in parte i suoi riconoscimenti come stella del genere grazie al successo ottenuto con la versione di 'Cabaret' diretta da Sam Mendes che fu rappresentata per la prima volta a Madrid nel 2003.

Per tre stagioni, l'attrice, che aveva ottenuto grande popolarità con i suoi ruoli in serie televisive come 'El súper', 'Un paso adelante' e 'El internado', si è messa nei panni della vulnerabile Sally Bowles, ottenendo qualcosa che sembrava impossibile: far si che lo spettatore potesse dimenticarsi per qualche momento che Liza Minelli interpretò Sally Bowles nella versione cinematografica diretta da Fosse nel 1972.

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Con il rispetto che suppone trovarsi di fronte un personaggio che è stato interpretato da attrici come Ute Lemper, Natalia Millán assume con illusione il terrore di rivivere la Velma Kelly concepita da Fosse, Kender y Ebb, una donna con molto carattere.

Con un luccichio speciale nello sguardo che rende ancora più impressionante la sua presenza, Natalia Millán ha fiducia in che la risposta del pubblico sia quella che merita un'opera che, con la sua messa in scena spoglia e carente della spettacolarità che si è soliti associare a questo tipo di musical, esige uno sforzo agguntivo da parte di un insieme di attori che sono preparati per lasciare la pelle sul palcoscenico del Teatro Coliseum di Madrid.

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Video prove "Chicago"

In questo video potete ammirare i tre protagonisti del musical "Chicago", accompagnati dal corpo di ballo e in diretta dall'orchestra, mentre preparano lo spettacolo al SAGE di Madrid.
Gli attori invitano il pubblico a non perdersi quello che è "il musical per eccellenza".


22.10.09

"Chicago" apre le porte alla stampa durante le prove

Il polisportivo SAGE di Madrid accoglie da tre settimane le prove della produzione spagnola dell'emblematico musical di Kander & Ebb che inizierà ad essere rappresentato in anteprima nel Coliseum dal 19 novembre.
I mezzi di comunicazione hanno avuto il privilegio questa mattina di presenziare in diretta ad alcune scene di CHICAGO, EL MUSICAL, la produzione spagnola del musical che verrà rappresentato ufficialmente nel Teatro Coliseum di Madrid il prossimo 27 novembre dalla Stage Entertainment España.
I registi del musical Scott Faris e Moira Chapman, hanno presentato i tre numeri che la compagnia ha interpretato, senza abiti di scena e in uno spazio ridotto, di una delle sale polivalenti del polisportivo SAGE di Madrid, dove dai primi di ottobre si prova lo spettacolo.

Natalia Millán (Velma Kelly), Marcela Paoli (Roxie Hart) e Manuel Bandera (Billy Flynn) hanno interpretato le versioni in spagnolo delle canzoni “All That Jazz”, “Roxie” e “All I Care About is Love” accompagnati in diretta da una ridotta banda musicale sotto le direttive di Sergi Cuenca, direttore musicale di questa produzione supervisionata da Gareth Valentine.

I protagonisti insieme al corpo di ballo hanno mostrato le anteprime realizzate durante i primi giorni stressanti di prove.
Manuel Bandera dice: "Avevo già lavorato con Natalia Millán in CABARET. Quando mi chiamò il mio agente e mi disse che volevano farmi delle audizioni per CHICAGO ero contentissimo e quando mi dissero che la prescelta era stata Natalia, molto di più. Con lei ho lavorato stupendamente bene. E' una collega fantastica e un'attrice meravigliosa, quindi è un lusso per me."
Anche Natalia Millán ha degli elogi per i suoi colleghi: "Manuel è quasi come mio fratello, gli voglio molto bene. Ci conosciamo bene come attori ed'è molto comodo lavorare con lui. Anche se in scena passerò più tempo con Roxie, con Marcela, che è stata una scoperta umana stupenda. E' una donna meravigliosa che farà un'incredibile Roxie. Ho una chimica stupenda con tutto il cast."
Natalia Millán sottolinea che sta vivendo tra le nuvole il ruolo di Velma Kelly: “Ancora non ci posso credere. Mi sto divertendo tantissimo, ma soffro anche molto, perchè voglio farlo così bene che non so se ne sarò capace".

Una delle peculiarità del musical CHICAGO è la sensualità delle sue coreografie, qualcosa che Natalia Millán relaziona con lo stile del coreografo originale: “Fosse era molto sensuale. Per lui la sensualità e la sessualità erano molto importanti e lo mostrava molto sul palcoscenico. Lo fa in un modo che non perde mai l'eleganza. E' molto coraggioso, perchè non si fa scrupoli a raccontare la qualsiasi, ma lo fa senza perdere l'eleganza."
Millán ci confessa che "da sei mesi ascolto in auto tutte le versioni di CHICAGO”, uno spettacolo basato su un fatto reale: "Negli anni 20 avvenivano molti omicidi e i giornalisti davano molto spessore a ciò trasformando gli assassini in gente famosa che la gente adorava. CHICAGO tratta proprio di questo, di dove è capace di arrivare una mente impazzita per ottenere la fama... Questo mi fa pensare molto a oggi, è qualcosa di molto attuale", spiega l'attrice.

Tra meno di un mese CHICAGO, EL MUSICAL sarà al Teatro Coliseum di Madrid... and All That Jazz!

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19.10.09

Natalia a "Cronicas marcianas" nel 1999

Nel 1999, per celebrare i 600 episodi della serie televisiva "El super: historias de todos los dias", Natalia viene invitata al programma "Cronicas marcianas" insieme ad altri due protagonisti della serie, Andres Resino e Manuel Bandera, con cui ha recitato in "Cabaret" e con cui vedremo presto in Chicago.

Intervista video "Tal cual lo contamos" - presentazione di "Chicago"

"Tal cual lo contamos" intervista per un minuto Natalia alla presentazione del musical Chicago.



Grazie a bagbio per aver registrato l'intervista.

14.10.09

Intervista "Semana" - 14/10/2009

Natalia Millán e Manuel Bandera presentano un musical

Sei anni fa lavoravano insieme in “Cabaret” e adesso Manuel Bandera e Natalia Millán presentano, con la argentina Marcela Paoli, nello spettacolo “Chicago”, il musical che al cinema fu interpretato da Richard Gere, Catherine Zeta-Jones e Renée Zellweger. Sarà il 27 novembre, nel madrileno Teatro Coliseum.
Lo spettacolo, che da più di un decenno trionfa a Broadway, è ambientato negli infelici anni 20 e racconta la storia di due donne che coincidono nello stesso carcere, accusate di omicidio, e un ambizioso avvocato disposto a tutto per salvare le sue clienti.
Manuel e Natalia, che è stata in tournè con l'opera “El mercader de Venecia” e che già gira la sesta stagione di “El internado”, sono felicissimi di questo progetto che considerano un regalo.

E' importante la fortuna in questa professione, Manuel?
Sí, perchè non sai mai cosa stanno cercando ed è lì che entra in gioco il fattore "fortuna". Questa è una carriera con alti e bassi, ma posso sempre contare sui miei.

Sei d'accordo, Natalia?
Influisce la fortuna, ma anche il lavoro quotidiano, non è facile decollare, di fatto, i miei primi anni non sono stati facili, ma se lotti duramente e non ti adagi sugli allori puoi mantenerti.

E il vostro motore è la famiglia?
Certo, sono molto riconoscente a mia moglie e a mio figlio. Mi sostengono nei brutti momenti e nelle arrabbiature, sono molto critici, dice Manuel.
E aggiunge Natalia: “Mi piace tantissimo stare con i miei. Mangiare insieme, andare al cinema... E poi mia figlia è già una signorina di 15 anni con un buon criterio e per me le sue valutazioni critiche sul mio lavoro sono molto importanti."

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grazie a samureta per la scannerizzazione

Reportage YO DONA - foto e video

Due assassine, un faccia tosta
e un destino

YO DONA intervista in esclusiva i protagonisti di Chicago

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In questa occasione sono le dame a dover aspettare il cavaliere. Natalia Millán e Marcela Paoli sono splendide con i loro vestiti neri mentre posano con espressione seria per il fotografo. Non stupisce che il sorriso abbia abbandonato i loro volti: si sono appena messe nei panni di due delle assassine più spietate del mondo dei musical: Velma Kelly e Roxie Hart. La prima, incarnata dall'attrice spagnola, è un'artista di successo del jazz che uccide a sangue freddo suo marito e sua sorella durante un tour. La seconda, interpretata dall'argentina Paoli, è infelice quanto ambiziosa, e non esita quando dovrà liberarsi del suo amante. Entrambe coincideranno nella stessa prigione... E entrambe ci avvertono all'unisono: "Questo Chicago seminerà paura!"

Una storia tormentata (basata su fatti reali) che non lascerà indifferente nessuno. Finalmente arriva Manuel Bandera in uno smoking impeccabile e con un seducente sorriso. Questo fortunato trio darà vita ai protagonisti del musical creato nel 1975 da Bob Fosse e Fred Ebb, con musiche di John Kander. Natalia Millán ricorda che è attrice "per colpa di All That Jazz", il mitico film di Bob Fosse. “Avevo 14 anni e questo modo di vedere il mondo della recitazione, così bella ma così cruda allo stesso tempo, mi ha dato la vocazione."

Questa sessione fotografica suppone la prima presa di contatto tra i tre attori scelti dai produttori nordamericani che hanno costituito il casting spagnolo. A partire da lì, e fin quando si rappresenterà per la prima volta l'opera il 26 novembre, restano molte prove...

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articolo ceduto da Zona El Internado e scannerizzato da Abril 22

Video sessione fotografica

11.10.09

Natalia concorrente del programma "Waku Waku"

Ecco pronto per voi un altro video. Si tratta della partecipazione di Natalia al quiz televisivo "Waku Waku" del 2000.

10.10.09

Video e foto presentazione del musical "Chicago"

Lo scorso 7 ottobre si è svolta la presentazione del musical "Chicago" che verrà rappresentato per la prima volta il prossimo 26 novembre. Alla presentazione nel Teatro Coliseum di Madrid erano presenti i tre protagonisti del musical, tra cui Natalia.



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'El internado' incorpora Cristina Marcos come professoressa

Cristina Marcos sarà il nuovo personaggio de "El internado" nel ruolo di Alicia, la professoressa di filosofia.
Il suo arrivo nel misterioso collegio coinciderà con un momento molto delicato per Elsa, la direttrice del centro, che tornerà a ricoprire la sua vecchia carica dopo aver obbligato a dimettere il precendente direttore, Jacques Noiret. Così Elsa troverà in Alicia una buona amica di cui fidarsi.


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fonte

Reportage "Cabaret" in "Ahora" (2003)

nataliamillan.net continua il suo viaggio nel passato proponendo dei vecchi video nei quali appare la nostrea Natalia. Oggi è il turno di un reportage dedicato a "Cabaret" del 2003 nel programma di Antena 3 "Ahora".


Natalia è Velma Kelly in "Chicago"

Tempo fa già si era parlato di una possibile realizzazione, ma la produzione è fallita prima di vedere la luce per cause ignote. Alcuni fecero il nome di Natalia come Velma Kelly in "Chicago" prodotto dalla Filmax. Alla fine il progetto non è stato realizzato. Solo in estate è arrivata la notizia che il musical sarebbe stato prodotto dalla Stage (la stessa casa produttrice di "Cabaret", che ora ha cominciato a produrre anche in Italia con "La bella e la bestia").

In seguito, nella nostra intervista esclusiva, Natalia ci ha parlato di qualcosa che sarebbe potuto essere realtà, senza confessare niente di concreto.
C'è una cosa molto bella che è in fase di gestazione, ma ancora non posso parlarne. C'è una cosa che può essere vera... facendo questo posso ritirarmi, vedremo. Se faccio questa cosa, se questa cosa viene bene, se non riesco a lavorare mai più non succede niente. E non l'ho cercata, è venuta.
Ci stava parlando proprio di questo, di "Chicago", un'altro sogno diventato realtà dopo il successo di "Cabaret". Dopo aver ricevuto il Premio Teatro de Rojas come Miglior Intreprete Femminile, questo è un momento molto bello per Natalia e noi non possiamo fare altro che farle un grande in bocca al lupo per tutto ciò che verrà.

"Chicago" debutterà il 27 novembre 2009 al Teatro Coliseum di Madrid per una stagione limitata.

28.9.09

Natalia premiata alla XVII edizione dei Premi del Teatro de Rojas

Ieri sera al Teatro de Rojas di Toledo ha avuto luogo la Gala di consegna della XVII edizione dei Premi del Teatro de Rojas, in cui sono state premiate gli spettacoli, gli attori, le attrici, i registi scelti dal pubblico per il loro lavoro.

Una Natalia evidentemente emozionata e un po' nervosa è salita sul palco per ricevere il premio per la Migliore Interpretazione Femminile per la sua interpretazione di Porzia in "El mercader de Venecia". Fernando Conde, collega e produttore dello spettacolo, ha avuto delle parole affettuose per lei: "che possiamo tornare a guardarci faccia a faccia presto sulla scena". Natalia, commossa, l'ha ringraziato per averle offerto l'opportunità di "entrare in questo meraviglioso viaggio per Venezia", e ha dedicato la sua statuetta al pubblico: "Ci regalate il vostro silenzio insieme ai vostri applausi ogni sera. Grazie a voi è possibile questa pazzia meravigliosa chiamata Teatro".

Dal suo sito non ufficiale le facciamo i complimenti e le auguriamo che continui sempre così, emozionandosi ed emozionandoci con le sue interpretazioni. Che possa avere tanti altri successi!

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25.9.09

Natalia sarà presente al gala dei Premios Teatro de Rojas

Domenica 27 settembre alle ore 20 si svolgerà il gala dei XVII Premios Teatros de Rojas, nei quali Natalia è stata premiata dal pubblico come Miglior Interprete Femminile ne "El mercader de Venecia".

Al gala saranno presenti, oltre a lei, il suo collega di scena Fernando Conde, Juan Mayorga, Santiago Sánchez, Jaroslaw Bielski, y Claudio Hochman. L'atto sarà presentato da María José Acevedo di Cadena COPE di Toledo e Ismael Higueras di Televisión Castilla-La Mancha che renderanno omaggio postumo all'attrice scomparsa Mary Carrillo.

21.9.09

Reportage "Nubes de verano"

Oggi vi proponiamo un reportage riguardante la pellicola "Nubes de verano", in cui Natalia interpretava il ruolo di Ana, una donna sposata con Daniel (Roberto Enríquez). I due hanno un figlio e passano le vacanze in Costa Brava, dove incontrano Marta (Irene Montalà) e Robert (David Selvas), due cugini decisamente "pericolosi" per la loro relazione. Il film è diretto da Felipe Vega ed è uscito nel 2004 nelle sale spagnole.

15.9.09

"Lo + plus" (2003)

Qualche giorno fa vi avevamo detto che le soprprese non erano finite. Bene. Infatti non sono finite! Oggi vi proponiamo un video del 2003 del programma "Lo + plus" del 2003, in cui Natalia è stata ospite insieme ai suoi colleghi di "Cabaret" Asier Etxeandia e Manuel Bandera.

Speriamo che i video vi picciano e che continuiate a visitarci perché le sorprese non sono di certo finite!

Parte I




Parte II



Infine, disponiamo anche della galleria di foto del programma.

7.9.09

Intervista esclusiva a Natalia per il nostro sito!

I suoi primi passi nel mondo dello spettacolo, i personaggi a cui ha dato vita a teatro, il suo primo amore, in televisione e al cinema, la sua visione della professiore dell'attrice, un suo aspetto che nessuno conosce...

Scopri i pensieri, le passioni, i sogni e le paure di questa grande e completa artista in una lunga intervista concessa a www.nataliamillan.net prima dell'inizio di una rappresentazione di "El Mercader de Venecia", in cui interpreta Porzia e con la quale si trova attualmente nel Taatro Infanta Isabel di Madrid.

Solo qui, per i visitatori di de www.nataliamillan.net

Non te la puoi perdere!


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Qual'è stato il tuo primo lavoro in questo mondo? Che ricordi hai di questa esperienza?
La prima volta è stata ballare per un programma televisivo. Allo stesso tempo ho fatto il primo spettacolo teatrale "My fair lady". Non so quale abbia fatto prima, sono arrivate entrambe le cose nello stesso momento ma credo che prima ci sia stato il programma televisivo con il ballo, ma il primo lavoro più importante per me è stato “My fair lady”, il musical.

“El cepo” è stato uno dei tuo primi film. Come è stato fronteggiare le telecamere per la prima volta?
Io non ho fatto questo film. C'è scritto su internet ma io non so cosa sia questo film. Se l'ho fatto, non me lo ricordo (ride), ma credo di no... Quando mi sono iscritta all'AISGE, che è un'associazione che gestisce i diritti degli artisti, mi hanno detto che c'era già una Natalia Millán attrice, quindi sospetto che si tratti del suo film. Inoltre ho voglia di vederlo perchè forse so cosa potrebbe essere... una volta facevo delle comparse per guadagnare denaro per pagarmi le lezioni perchè mio padre non voleva che mi dedicassi allo spettacolo quindi l'ho ingannato per un po' di tempo, ma quando ho smesso di farlo ho dovuto arrangiarmi da sola, quindi ho fatto quella che si chiama comparsa speciale. Ero giovane, carina, e facevo una delle morte. Mi hanno fatto molte fotografie di quelle che aveva la polizia e poi mi hanno messa sotto un tavolo, mi hanno truccata, e facevo da testa decapitata. Quindi non so se fosse questo film, ma come vedi non ha la minima importanza (ride). Se è questo... non so, io credo di non aver lavorato in questo film, ma se ho lavorato ci ho messo la testa decapitata (ride).

Nei programmi di Hermida ti sei data a conoscere al grande pubblico... Come è stata l'esperienza?
No, non mi sono data a conoscere al pubblico. È stata una collaborazione senza molta importanza, per questo non mi ha dato popolarità nè altro. Al contrario, è stato un lavoretto per poter continuare a pagarmi le lezioni. Se ne fanno molti di questi che neanche ti piacciono ma li fai per guadagnare denaro.

E' vero che da giovane formavi parte di un gruppo di ragazze chiamate “Urania”?
Si e no. Non era di ragazze, era un gruppo pop e io ero la cantante, ma avevamo registrato una cassetta e non ha funzionato (ride).

Avevi intenzione di iniziare come cantante invece di attrice?
No, no. La prima cosa che ho sempre voluto essere è stata essere attrice, tutto il resto mi piace molto ma io e il mio fidanzato di allora, che è uno dei miei migliori amici adesso, è un musicista, Álvaro Peire, un ottimo compositore, eravamo molto giovani entrambi e abbiamo provato. Eravamo in casa a litigare e componevamo canzoni (ride). Ma c'erano cose divertenti, eh!... C'erano canzoni divertenti, ma non so, semplicemente non ha funzionato (ride).

Conservi qualche disco o qualche cassetta?
Non so, qualcosa la devo avere conservata ma non so nemmeno dove. L'altro giorno ne parlavo con mia figlia e le ho detto "Se trovo la cassetta la ascoltiamo...", ma non l'ho trovata.

La vanità aiuta o danneggia nel tuo lavoro?
Io credo che lo danneggia, è un nemico che sta lì tutto il tempo ed è molto facile che l'ego si amplifichi. Per esempio voi siete molto attente con me, mi aspettate all'uscita, all'entrata, regali, ammirazione e io posso subito credere che sono la migliore invece no, non è così... espongo semplicemente il mio lavoro. Questo è il peggior nemico di un attore... quando credi di essere superiore a tutti e di sapere tutto, questo è il peggio. Se c'è qualcosa di vero e che i grandi sanno usare è che a volte hai bisogno di concentrazione, solitudine e relax, quindi per esempio quando ci parlano degli attori americani che hanno la loro roulotte personale, diciamo che sono le grandi stelle e non è così. È che sono molto intelligenti perchè un attore ha bisogno di concentrazione e di stare solo prima di recitare, quindi ci sono volte che si sente dire "Oh, la stella, la limousine"... si, ma è che i produttori americani sono molto furbi: lasciateli tranquilli, concentrati... Devi pensare a tante cose, devi inventarti tante cose, non puoi pensare a quello che succede fuori e quando si sente "azione" l'attore è concentrato nel suo film, nella sua storia.

A te piaverebbe lavorare a Hollywood?
Io credo che a qualunque attore piacerebbe stare lì perchè sono sicura che lì è più facile perchè si lavora molto bene, hanno tutti i mezzi, tutte le conoscenze, quindi sicuramente lì è molto più facile, e poi ho capito che hanno i loro coach personali che parlano con il regista e se prima il tuo coach personale non è d'accordo con la sequenza, il regista non la può dare per valida, quindi è tutto più facile perchè è tutto a tuo favore. Quindi si, mi piacerebbe, ma non è stato mai il mio obiettivo andare negli Stati Uniti nè trionfare, no. Forse in un altro momento della mia vita è stata più importante la professione, ma da anni per me la cosa più importante è la mia vita personale.

Alcuni dicono che gli attori sono narcisisti. Da dove viene questa voglia di esprimervi, di trasmettere?
Ci ho pensato molte volte perchè ho preso la decisione molto presto. Ti chiedi se era un momento maturo della tua vita per prendere una decisione così importante come cosa farai per il resto della tua vita. Ci sono anche attori che hanno una vocazione tardiva o che prendono la decisione più tardi, ma normalmente è una decisione che si prende molto presto e quindi a volte mi chiedo se non ci fosse qualcosa di questa immaturità dell'adolescenza che si cerca, che hai bisogno di sentirti al centro... non so, forse c'è qualcosa del genere, forse in alcuni casi c'è. Ma dopo devi maturare e sapere che è un lavoro. Io oggi come oggi la considero un artigianato, più che altro. E anche questa necessità di comunicazione: è molto comune la timidezza negli attori, lo sappiamo tutti. Quindi a volte ho pensato che forse è una difficoltà di comunicare davanti alla gente e quest'impossibilità ce la fa cercare in un'altra forma, nascosta dietro una maschera, dietro parole che ti prestano... forse è così, ma non voglio entrare nell'ambito della psicologia.

Molti attori sono timidi?
Ce ne sono molti. Io non li ho contati, non ho le statistiche, ma ce ne sono molti.

Quindi ci sono molte persone timide, che vogliono essere attori, che hanno vergogna a parlare in pubblico e ci riescono così...
So che questa cosa è studiata: i bambini timidi e introversi, con problemi di vergogna, negli spettacoli di teatro sono quelli che funzionano meglio. E il bambino in generale più sciolto, poi sulla scena rende di meno. Molte volte ci muovono le carenze, cerchiamo quello che non abbiamo.

Quale diresti che è il tuo punto forte come attrice?
Non so, ci dovrei pensare (pensa alla risposta)... Io lo posso pensare da dentro, quello che a me da forza... da fuori è sempre un po' diverso. Io sento molto rispetto per il mio lavoro e cerco sempre di avere un compromesso con quello che faccio quindi quando ci riesci, a volte non ce l'hai e devi fare come se ti succedesse qualcosa, ma normalmente quando ottieni questo compromesso, questo essere concentrato in quello che stai facendo, allora è quando hai la forza. Non c'è sempre perchè in realtà è una questione di compromesso con quello che fai, di concentrazione, di rispetto. Precisamente non c'è nessuna vanità o cose del genere...

Qual è stato il peggior momento della tua carriera professionale? E il più gratificante?

Il peggiore? Di fronte ai peggiori momenti la mia mente fa “click” e li cancella (ride). Ma vediamo, il peggiore?... Non lo so perchè anche dei lavori meno gratificanti, sempre apprendi qualcosa. Non mi vengono in mente momenti concreti, un giorno in cui sia sucesso qualcosa di terribile. Ma non lo so... credo che si apprende sempre e non so nemmeno dire qual'è stato il più gratificante. Ci sarà ma non ce l'ho segnato nell'agenda (ride).

Con il passare degli anni, in cosa è cambiato il tuo punto di vista sulla professione dell'attore?
E' un po' quello che ho detto prima... io lo considero un lavoro di artigianato, un ricamo che fai punto dopo punto, piano. Non so se nel periodo dell'adolescenza quello che mi richimava l'attenzione era la fama. Credo che non è mai stato così, infatti io all'inizio ho fatto solo teatro, eccetto qualche cosa sporadica di cui parlavamo prima, ma io facevo teatro e volevo fare solo teatro, e il teatro non da fama. Forse da gloria, una gloria ridotta, ma non fama e per questioni pratiche ho iniziato a fare televisione. Quindi non so... c'è sempre il pericolo di diventare un po' stupido, ma non è mai stato questo a richiamare la mia attenzione, di fatto, come persona timida, la fama non coincide molto con me.

“Mi último verano con Marian” è un lavoro diverso perchè è stato girato su una barca. Quali sono state le maggiori difficoltà?
Io credo che questo sia stato uno dei peggiori momenti adesso che lo menzioni. Credo che non avrei mai dovuto fare questo film perchè io mi sento male non su una barca, io mi sento male su un'altalena! Mi sento male con un videogioco, con il film di Harry Potter... questo da una parte. Il mare di terrorizza. Mi piace molto nuotare, ma in una piscina calda. Il mare mi fa molta paura perchè io sono della generazione di bambini traumatizzati dal film "Lo squalo". Sono a mare e immagino le mie gambine e “chopa, chopa, chopa...” (con le dita imita il movimento delle sue gambe) , quindi è stato orribile. Poi era settembre-ottobre per cui l'acqua era fredda e io sono molto freddolona, quindi era tutto contro: mi sentivo malissimo, prendevo pastiglie per il mal di mare che mi seccavano la bocca e non potevo quasi parlare. Avevo un'insicurezza tremenda perchè non parlavo bene, quindi credo che siano state le peggiori riprese della mia vita (ride). Non potevo nemmeno parlare quindi non ero concentrata nel mio lavoro e pensavo “Dio mio, lo farò male" e quindi la nausea, il freddo, l'acqua... tutto orribile. Orribile (ride).

Quindi adesso hai risposto alla domanda di prima.
Ho risposto a quella di prima. Certo, certo (ride)...

E parlando di acqua... com'è stato girare la scena del lago de “El internado”?
Neanche mi è piaciuto. Con l'acqua non ho una buona relazione (ride), quindi mi ha dato un po' di rabbia però sempre succede: per girare trenta secondi, ci stai un sacco di ore. A questo sono abituata, ma siccome questa volta si trattava di qualcosa di forte, stavo aspettando di vedere la puntata e quando è arrivata, ho detto: “E basta? Tanta sofferenza!...", la muta, l'acqua dappertutto, il fango... Mi sono scottata, perchè tra l'altro il sole mi brucia molto, e poi basta (ride). Tutto il giorno lì a girare e poi io avevo il “Gala de la danza” che presentavamo io e Manuel Bandera. Avremmo dovuto ballare tutti e due, ma stavamo girando e siamo arrivati tardi, ci stavano aspettando e non c'era più tempo quindi l'abbiamo solo presentato, abbiamo letto il manifesto e niente... ma voglio dire: tutto il giorno dalla mattina a girare quella scena, non sono arrivata alla gala e dopo... basta così (ride). Ma a me queste scene forti, di azione, quando succede qualcosa di grosso, certo, mi piacciono e poi è più facile. Queste cose estreme sono le più facili da fare, hai bisogno di più energia ma sono le più facili da fare, più delle scene quotidiane. Questo è più difficile che una cosa estrema perchè lì si che la concentrazione è molto grande, non hai tempo di pensare ad altre cose.

Come è arrivato il ruolo di Elsa nelle tue mani?
Non ricordo bene, credo che sia stata una telefonata di Luis San Narciso perché siccome ho già lavorato con la produzione altre volte in “Un paso adelante” e “Policías”, quindi... così. (sorride).

Finalmente Elsa si è ribellata alla violenza fisica e verbale del suo compagno Jacques Noiret. Questo è un esempio da seguire per tutte le vittime di abusi. Sei stata orgogliosa come donna di interpretare questa scena e dare un messaggio così importante?
Si, ma avevo un po' di paura perché è un tema da trattare sempre molto bene, con molta attenzione perchè nessuno c'è dentro, non sappiamo come vanno le cose e quindi certamente va sempre denunciato, ma senza approfittarsene, non utilizzarlo come risorsa di finzione, quindi avevo un po' paura... mi ha fatto piacere che fosse breve, avevo paura di interpretare per troppo tempo una donna maltrattata e non raccontarlo bene. Quindi mi ha fatto piacere che fosse poco, uno schiaffo e mi sono ribellata (ride).

A volte ti abbiamo vista come presentatrice in programmi televisivi. Ripeteresti l'esperienza?
Mai dire mai. Non si può sapere quello che può succedere. Non fa per me nè mi piace... non lo so, non puoi dire che non farai mai qualcosa perchè non si sa, ma inizialmente non mi piace e non sono presentatrice, io l'ho sempre detto: un attore è un attore e un presentatore è un presentatore. Ci saranno casi in cui si può essere entrambe le cose ma io non sono presentatrice, io sono attrice. Al principio direi che non lo cercherei ma non so che cosa può succedere nella vita, mamma mia, può succedere di tutto...

“Sangre de mayo”. Hai lavorato con in una gran produzione diretta da José Luis Garci... Come hai ottenuto il ruolo? Hanno pensato direttamente a te o ti sei presentata a qualche casting?
No, mi hanno chiamato direttamente. José Luis Garci normalmente lavora così: cerca la gente e poi spesso vede la televisione, ci sono sempre molti pregiudizi sulla gente della televisione nel cinema e lui molte volte sceglie attori per lavori televisivi. A me ha detto che mi aveva vista in “Un paso adelante”, ma non ne sono sicura, e mi hanno chiamata, ho letto il copione e mi é piaciuto, mi è sembrato meraviglioso, anche il personaggio mi è piaciuto, e niente... così. La verità è che poi hanno cambiato un po' il personaggio. Nell'opera di Perez Galdós era meraviglioso ma al cinema bisogna ridurre. Nel libro si chiama Amaranta... Amaranta, credo di si, è che ho una pessima memoria... ed era meraviglioso il personaggio perché poi c'era un cambio di argomento meraviglioso perchè in realtà Amaranta è la madre della fidanzata del protagonista. Una madre adolescente, ha avuto una figlia, l'ha abbandonata, nessuno ha saputo niente, era un mistero e in realtà era la madre di Inés ma nel film non si capisce, il film si ferma alla parte più superficiale del personaggio. E poi c'era la versione per il cinema e un'altra più lunga per la tv, avrebbero fatto quattro episodi e lì ci sarebbero state scene che non si vedevano nella versione cinematografica e si capiva un po' meglio, perchè nella prima versione non si capisce perchè la povera Anastasia dice le cose. Ci sono cose molto belle che dice per cose che ha detto precedentemente e nel film non si vede. Dice una cosa e ti chiedi perchè adesso dice che le piacerebbe aver nuotato ed è perchè c'è una scena in cui hanno parlato di non so cosa... In realtà il film è stato un fallimento, non è venuto bene. Questo tipo di film di grande produzione bisogna dominarlo e Garci è un maestro, un erudito del cinema, ma questo è il suo ritmo... un film di guerra e storia a ritmo così lento cade e i suoi film di solito sono di cose piccole, due personaggi che parlano, l'atmosfera, gli uccellini... sono così, quindi io credo che questo non è il linguaggio che lui domina. Lui adora il cinema classico e gli rende molti omaggi, che in un altro tipo di film può andare bene. In questa era un po' lento.

Adesso sei a teatro con “El mercader de Venecia”, e interpreti Porzia. Ti è risultato difficile metterti nella pelle di una donna di altri tempi?
E' che non siamo così diversi, cinque secoli non sono nemmeno tanti. L'essere umano non è cambiato tanto. E' cambiato ciò che ci circonda, molte cose sono cambiate ma i sentimenti, le emozioni, le cose fondamentali sono le stesse. E poi mi metto nella pelle di questo personaggio dalla mano di don William Shakespeare che lo rende così facile... la cosa difficile è il rispetto che da, l'ho giò detto in altre interviste perchè lo penso e lo sento, la cosa difficile è la paura di farlo male perchè è un sacrilegio, è un peccato farlo male con Shakespeare, ma è molto più facile interpretare un personaggio scritto come questo, come qualunque altro di Shakespeare, anzichè un personaggio della tv, dove ci possono essere sceneggiatori geniali ma non hanno tempo, tutto va molto veloce e quindi questo è davvero meraviglioso. L'unica cosa è che non vuoi distruggerlo, per carità, non lo voglio distruggere. Che arrivi puro senza interferenze, è l'unica cosa che voglio ed è più facile.

Un lato di te che nessuno conosce: come eri da piccola? Monella, buona...?
Ero buona. Da adolescente sono stata cattiva, poverina mia madre (ride), ma da piccola ero buona, buona studente e molto timida, terribilmente timida. Mi ricordo di tutte le mattine quando mia madre mi portava al pullman per andare a scuola e c'era sempre un signore, tra l'altro molto gentile, molto educato, che aspettava un altro signore con cui andava al lavoro e lo aspettava sempre al portone e alla stessa ora ogni giorno uscivamo dall'ascensore e nell'ascensore mia madre: “Saluta il signore tal dei tali. Per favore, digli buon giorno”. Ed era un supplizio tutte le mattine, non potevo dire buon giorno. E mia madre: “Natalia, dici buongiorno" ed io rossa. Non potevo dirlo, non potevo (ride)... E per esempio quando facciamo interviste preferisco la radio alla tv mille volte perchè se non ti vedono sei più rilassata.

Hai qualche sogno da realizzare?
Moltissimi... non me ne viene nessuno adesso (ride)... molti viaggi, tanti posti...

E come attrice?
Come attrice mi lascio sorprendere perchè arrivano cose meravigliose... Io non avevo mai desiderato di fare Porzia e adesso è la cosa più bella che ho fatto come attrice quindi mi lascio sorprendere. C'è una cosa molto bella che è in fase di gestazione, ma ancora non posso parlarne. C'è una cosa che può essere vera... facendo questo posso ritirarmi, vedremo. Se faccio questa cosa, se questa cosa viene bene, se non riesco a lavorare mai più non succede niente. E non l'ho cercata, è venuta.

Alcuni famosi si lamentano di non avere vita privata e allo stesso tempo sono sempre a feste ed eventi mondani. Tu non appari mai in nessuna rivista di gossip e sei un'attrice apprezzata che lavora molto...

Penso che c'è molta confusione, ma non negli attori, credo in tutto il mondo. Per esempio, io sono assolutamente contraria a vendere la propria intimità, mi sembra qualcosa di orribile. È quello che dicevo prima, non so, uno non sa mai quello che gli può succedere nella vita e le cose che dovrà fare e, non so, ci sarà gente che avrà motivi molto importanti per farlo o perchè gli piace ma voglio dire che in principio è qualcosa che non mi piace, ma credo che il fatto che una persona venda in un determinato momento un momento della sua intimità non da il diritto agli altri di vendere per sempre la sua intimità. Quindi c'è confusione tra la libertà di espressione, libertà di informazione e l'intimità della gente... Se una signora si lascia forografare in costume o nuda in una rivista, non da diritto a nessuno di essere poi fotografarla se è in spiaggia. Non c'è diritto. Si, è in un luogo pubblico ma non è un momento pubblico, è un momento della sua vita privata. Quindi credo che ci sia un po' di confusione e poi una cosa che non lo rende facile è che adesso tutti abbiamo le fotocamere e in qualunque momento della tua vita privata ti possono immortalare, quindi è un momento complicato, credo che manchi rispetto in generale. Non c'è rispetto per alcune cose che dovremmo rispettare fondamentalmente e un'altra cosa che dico molte volte, ma è vera: quando io ero piccola e con il gruppo di bambini giocavamo, vedevamo una signora che guardava, quelle che sempre vedi dietro le tende, allora dicevamo: “Una pettegola! Guarda, una pettegola!" ed'era molto brutto. Oggi essere pettegoli è una professione, è un mestiere, quindi credo che siamo confusi, la società si sta confondendo con tutto ciò. Ci sono cose che non devono interessare a nessuno e se ti interessano non è corretto, ma per lo meno fai finta di niente (ride).

E a te è costato molto mantenerti lontano da tutto questo?
No, non è stato complicato. Ci sono rimasta male due o tre volte, quando facevo “El Súper”, era la prima volta che facevo televisione e venivano a fare interviste e io dicevo sempre che non volevo parlare delle mie cose personali e che credevo che non fosse necessario, e la gente attorno mi diceva che mi avrebbe fatto bene così diventavo popolare, ma io non volevo. Quindi ho notato che adesso c'è un po' più di rispetto perchè un po' ti conoscono, ma all'inizio non ti rispettano affatto. E poi parlare della mia vita privata non mi serve a niente, se non per stimolare i pettegolezzi. Non mi da lavoro parlare della mia vita privata, nè mi piace, quindi... Non so... sempre hai il dubbio di lavorare di più facendo queste cose...

Ma tu non ne hai bisogno.
Tocchiamo ferro (ride).

Sei una donna che organizza tutto, o che vive la vita giorno per giorno?
Sono molto caotica e credo che sia in parte dovuto ad un certo disordine mentale (ride), perchè credo che sia per un eccesso di perfezionismo che fai tutto male (ride), vuoi fare tutto e non ci riesci... Sono molto caotica. I miei colleghi ridono molto perchè nel mio camerino mi circondo di tutto. Io so dov'è ogni cosa, c'è una certa logica...

Che pensi di alcune tradizioni spagnole come la corrida e “la cattura” dei Sanfermines di Pamplona?
Orribile. Mi vergogno di questa tradizione assurda del mio paese. Orribile. Non trovo nessuna giusificazione, nessuna.

In “Regreso a Moira” hai interpretato una donna emarginata e uccisa dal bigottismo. La religione può essere una salvezza, ma a volte può portare a gesti estremi. Qual'è la tua opinione sull'argomento?
Credo che in qualunque cosa della vita il fondamentalismo è un male. Io sono molto rispettosa con la fede, non con le istituzioni religiose, ma la fede personale di ognuno mi ispira molto rispetto. Io non ce l'ho, ma rispetto molto questa fede e in realtà mi piacerebbe averla. Ci sono persone care che se ne sono andate e mi piacerebbe credere che siano da qualche parte e non che semplicemente se ne sono andate con l'ultimo battito del loro cuore. Ma è vero che tutte queste idee possono essere male utilizzate e manipolate. Tutte le grandi verità della vita, nella religione nella politica... le idee importanti possono essere sempre pericolose, sempre si possono utilizzare per maneggiare e manipolare gli altri. Quindi per esempio la paura che abbiamo tutti verso il fondamentalismo islamico... non sono per niente esperta, ma qualunque base di qualunque fede religiosa ha sempre una parte meravigliosa che è cercare di mettere ordine nelle relazioni umane ma male utilizzata è pericolosissima.

Domande veloci
Cibo preferito...
Qualcosa che mi piace molto?... dipende, non ho cose preferite, mi dispiace... Può essere che oggi all'improvviso ho voglia di una fetta di carne e domani di una mela e dopo domani di un pezzo di cioccolata. (*)

E qualcosa che ti disgusta?
I cavoletti di Bruxelles.

Non usciresti di casa senza...
Senza la mia colonia di violette e la protezione solare.

Un sogno ricorrente...
Un incubo. Sono rinchiusa in un posto stretto, vedo la luce e non posso uscire. A volte ho pensato che forse è un ricordo della nascita, che è stata molto difficile, sono nata per miracolo e sono rimasta bloccata, avevo una riga sulla testa. Quest'incubo si ripete spesso...c'è un corridoio, un buco di un ascensore, qualcosa di stretto e vedo la luce ma non posso uscire. Orribile.

E sei claustrofobica?
No, non credo. Non ho mai sentito quest'angustia.

E la tua paura più grande?
Che le persone che amo vadano via, che vadano via per sempre...

Una fobia.
Una che è molto difficile da spiegare, che inoltre è ereditata perchè anche a mia madre succede: una cosa che ha molti buchi vicini tra loro mi rende nervosa. Per esempio un nido d'api, questo tipo di cose... un pezzo di pelle ampliato in cui si vedono i pori. E le mosche. Le mosche non le sopporto.

Un regista.
Uno con cui mi sarebbe piaciuto lavorare e non ho avuto la fortuna di farlo: Miguel Narros, un regista di teatro meraviglioso.

Un film.
“All that jazz” grazie al quale mi trovo a fare questo mestiere. Quando l'ho visto, ho deciso che volevo dedicarmi a questo.

Un cantante o gruppo preferito.
Un gruppo che mi piace? Non so, vediamo se mi viene in mente...

Il tuo scrittore preferito.
Mi piace molto quello di “Cento anni di solitudine”... meraviglioso... Gabriel García Márquez.

Una città spagnola.
Non ho città preferite, ma giusto oggi ho sentito alla radio che c'è il Festival di Olite ed è un luogo meraviglioso, bellissimo, da favola. Questo perchè ce l'ho in mente oggi, e un altro che mi sembra anche magico è Cadaqués, vicino Gerona, ma non d'estate. E' meraviglioso, sempre che non sia nè luglio nè agosto.

Il tuo racconto preferito.
“Sogno di una notte di mezza estate”.

Un cartone animato.
“La pantera rosa”.

E' vero che ti piacciono anche “I Simpson”?
Si si, mi piacciono molto. Li ho scoperti tardi, quando già tutto il mondo ne era pazzo e io ero di quelli “perchè si lasciano prendere da questi cartoni?”. E con Violeta, mia figlia, abbiamo già visto tutti gli episodi perchè li replicano, ma mi piacciono molto.


* dopo aver provato un dolce napoletano chiamato pastiera, offerto a Natalia dallo Staff di www.nataliamillan.net, la stessa attrice finalmente risponde alla domanda, dichiarando che la pastiera è il suo cibo preferito.





Intervista elaborata e realizzata da Rosaria Gabellone e Chiara Marcolin, con la partecipazione e collaborazione speciale di Ana Mora.
Fotografie: Ana Mora.
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